IR Notes 90 – 31 gennaio 2018
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  Cos'è IR Share?

IR Share è un’agenzia per la condivisione di informazioni, documenti e competenze che si rivolge ai dirigenti delle risorse umane e ai rappresentanti del personale. L’agenzia IR Share opera attraverso pubblicazioni online, gruppi di lavoro, corsi di formazione dedicati a tematiche di rilievo e una rete di esperti.


La squadra: questo numero è stato redatto da Bernadette Allinger, Ingel Kadarik, Alain Lefebvre, Märt Masso e Frédéric Turlan. Vedi sul sito la squadra di lavoro di IR Share.


Abbonarsi a IR Notes Con un semplice click sul sito di IR Share o via E-mail: frederic.t@irshare.eu

 
  Editoriale
IR Notes è ora in Italiano!!!

Questo è il secondo numero di IR Notes tradotto in italiano. Il principio fondatore di IR Notes è proporre, in campo sociale, informazioni di qualità, sintetiche e nella lingua materna degli abbonati. Come già sapete, l’obiettivo di IR Notes è agevolare gli scambi tra le parti del dialogo sociale europeo, membri dei Comitati Aziendali Europei, responsabili delle risorse umane o sindacalisti dei diversi paesi. Per agevolare quindi un pari accesso all’informazione abbiamo inteso estendere il numero delle lingue proposte.


Per essere però certi che continuare questa avventura in italiano sia economicamente sostenibile, abbiamo bisogno di valutare il numero di lettori interessati. Se desiderate abbonarvi alla versione italiana, o se intendete farne usufruire i membri della vostra organizzazione, contattateci direttamente:


frederic.t@irshare.eu
ou + 33 6 81 41 53 95


IR Notes vi ringrazia per la vostra attenzione e conta sul vostro appoggio in questa nuova tappa di fondazione di un vero dialogo sociale europeo.

 
  Agenda

4-8 febbraio
Strasburgo
Sessione plenaria del Parlamento europeo


9 febbraio
Bruxelles
Conferenza organizzata dalla Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di lavoro (Eurofound) e l’Osservatorio sociale europeo, dal titolo “Lavoro autonomo: protezione sociale e mercato del lavoro”.


22 febbraio
Bruxelles
Pranzo-dibattito organizzato dall’Istituto Sindacale Europeo sul tema della riduzione dell’orario di lavoro in Europa.


1° marzo
Parigi
In occasione del numero speciale della rivista Chronique internationale, gli Entretiens dell’Ires verteranno sul tema delle strategie per il rinnovamento sindacale con un approccio internazionale comparato. Iscrizione on-line. Email: contact@ires.fr


15 marzo
Bruxelles
Dibattito in merito alla quarta indagine europea sulla qualità della vita, promossa da Eurofound, con il sostegno del Comitato economico e sociale europeo.


15 marzo
Bruxelles
Consiglio Occupazione e Affari sociali


21-22 marzo
Sofia
Conferenza organizzata dalla presidenza bulgara dell’UE sul futuro dell’occupazione.


22-23 marzo
Bruxelles

Consiglio europeo


17-18 aprile
Sofia
Consiglio informale Occupazione e Affari Sociali


18-19 giugno
Parigi
Convegno “Ripensare la solidarietà in Europa”, organizzato dal prof. Alain Supiot del Collège de France, titolare della cattedra “Stato sociale e globalizzazione: analisi giuridica delle solidarietà”.

 

IR Notes è una comunicazione trasmessa ogni 15 giorni, disponibile in diverse lingue europee e realizzata da 
IR Share insieme alla sua rete di esperti. Si occupa di diritto del lavoro, relazioni sociali e politica dell’occupazione a livello europeo. È disponibile sul sito tramite abbonamento al prezzo di 15 euro al mese esentasse. 
IR Share. IR Share è un’impresa a capitale privato, indipendente e apolitica, il cui obiettivo è di informare e sostenere tutti gli attori del dialogo sociale in Europa e oltre. È corrispondente della Fondazione di Dublino per la Francia e per il Lussemburgo dal 2009 e per la Bulgaria dal 2014.

 

Prima Pagina
Come affrontano la digitalizzazione i comitati aziendali europei ?

Le radicali trasformazioni generate dalla digitalizzazione hanno dato luogo a molteplici studi e hanno già occupato le parti sociali europee dei diversi settori d’attività nell’adozione di posizioni comuni, in particolare nel settore metallurgico, chimico e assicurativo. In questo contesto, la situazione delle aziende e gruppi di aziende di dimensioni comunitarie si rivela potenzialmente feconda per lo sviluppo di un dialogo sociale adeguato alle sfide della digitalizzazione. Queste grandi aziende possiedono infatti molto spesso, com’è naturale, istanze deputate al dialogo sociale ai diversi livelli. A livello transazionale, alcune di queste hanno istituito comitati aziendali europei ovvero, come nel caso delle società europee, comitati specifici. Poiché le strategie di digitalizzazione attuate o previste dal management hanno una portata globale, esse presuppongono lo sviluppo di un dialogo sociale con il management a livello centrale. I comitati aziendali europei si presentano quindi come uno spazio di dialogo sociale legittimo e pertinente. Al fine di esplorare le pratiche attualmente in atto in tali gruppi, l’associazione ASTREES e IR Share (l’editore di IR Notes), dietro mandato della federazione sindacale europea CEC European Managers, e con il sostegno della Commissione europea, hanno avviato un progetto dal titolo “Comitati Aziendali Europei 4.0 – Migliorare il dialogo sociale europeo”.  Il 15 gennaio si è tenuta a Bruxelles la riunione per il lancio del progetto con la partecipazione dei partner: SBI Formaat (Olanda), SindNova (Italia), la Fondazione G. Brodolini (Italia) e la Fondazione Primo Maggio (Spagna). Scopo del progetto è pensare e diffondere una guida pratica e metodologica, destinata ai comitati aziendali europei, e volta ad agevolare lo sviluppo di un dialogo sociale economicamente e socialmente responsabile sul tema della digitalizzazione. Attraverso questo strumento si intende contribuire a sviluppare la capacità dei CAE ad affermare il loro valore aggiunto in seno ai gruppi transnazionali. Dopo una prima fase volta a individuare le prassi, queste saranno oggetto di seminari transnazionali e condurranno a raccomandazioni che saranno raccolte nella guida pratica. Vi invitiamo a condividere con i due responsabili del progetto la vostra esperienza di dialogo sociale in seno ai comitati aziendali europei su queste tematiche (informazione, consultazione, creazione di un gruppo di lavoro, formazione, competenze…):
> Contatti: c.teissier@astrees.org o frederic.t@irshare.eu


1. Unione Europea
Legislazione

  • Verso una migliore tutela dell’occupazione industriale nell’Unione. La Commissione per il Commercio internazionale del Parlamento europeo ha adottato il 23 gennaio il testo di compromesso negoziato con il Consiglio al fine di approvare la proposta di regolamento relativa alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping o di sovvenzioni provenienti da paesi non membri dell’Unione Europea. Il voto apre la strada all’adozione definitiva del testo da parte del Parlamento e del Consiglio. La federazione sindacale europea IndustriAll ha accolto con favore il compromesso ritenuto uno strumento atto a salvare migliaia di posti di lavoro nell’Unione (cfr. comunicato).

  • Orientamenti relativi a nuove norme in materia di protezione dei dati. La Commissione europea ha pubblicato il 24 gennaio gli orientamenti volti ad agevolare l’applicazione delle nuove norme in materia di protezione dei dati nell’Unione a partire dal 25 maggio. La Commissione introduce inoltre un nuovo strumento on line dedicato alle PMI (cfr. comunicato stampa).


Attualità sociale

Verso una concorrenza leale nei trasporti. Il Comitato economico e sociale europeo ha emesso due pareri in materia di trasporti. Il primo (Aviazione: un’Europa aperta e connessa), adottato il 17 gennaio, insiste sulla necessità di introdurre delle “clausole sociali vincolanti” in tutti gli accordi aerei dell’Unione con paesi terzi (cfr. comunicato stampa). Il secondo verte su “Tempi di guida e tempi di riposo, orario di lavoro e distacco dei lavoratori”. Il Comitato sostiene “un migliore controllo dell’applicazione delle norme esistenti in materia di tempi di riposo, prima di prevederne nuove, più flessibili, non fondate su una base fattuale soddisfacente”.



  • Gli accordi per la riduzione dei dazi doganali esplicano un effetto positivo sui diritti fondamentali. Secondo un rapporto pubblicato il 19 gennaio dalla Commissione europea, i regimi di abbattimento dei dazi doganali dell’Unione europea, in vigore con paesi terzi in via di sviluppo, esercitano un impatto positivo sul rispetto dei diritti dell’uomo e dei lavoratori in questi paesi e rafforzano la buona governance e i principi dello sviluppo sostenibile (cfr. comunicato).

  • Presidenza bulgara dell’Unione Europea. Dal 1° gennaio la Bulgaria ha assunto la presidenza di turno dell’UE. Il suo programma è on-line sul sito della presidenza. Essa dovrà far progredire le proposte di direttiva relative al distacco dei lavoratori, all’equilibrio tra attività professionale e vita personale per i genitori e i caregiver, nonché la revisione del regolamento relativo al coordinamento dei regimi di previdenza sociale.

  • Ruolo della futura Autorità europea del lavoro vista dai sindacati edili. La Federazione europea dei lavoratori edili e del legno (FETBB) ha pubblicato il 12 gennaio una posizione preliminare sulla proposta della Commissione Europea relativa all’istituzione di un’Autorità del lavoro europea. La Commissione dovrà pubblicare prossimamente un testo legislativo per dare corpo a detta “Autorità europea del Lavoro”, annunciata dal presidente della Commissione Jean-Claude Junker nel settembre 2017. La FETBB ritiene che il ruolo di detta authority escluda ogni tipo di intervento nei sistemi di relazioni sociali interni degli Stati membri (negoziati collettivi, fissazione delle retribuzioni, diritto di sciopero). Inoltre, essa dovrà ricevere un mandato chiaro nel contrasto delle frodi transfrontaliere e degli abusi in materia di protezione sociale e ospitare un portale rivolto agli informatori – wistleblower che dovessero segnalare frodi o abusi.


Giurisprudenza

  • Licenziamento di un lavoratore per malattie legate ad un handicap. Una legge spagnola volta a combattere l’assenteismo consente di licenziare un lavoratore le cui assenze cumulate, per quanto giustificate, rappresentino il 20% dei giorni lavorativi nel corso di due mesi consecutivi se le assenze totali nel corso dei dodici mesi precedenti abbiano raggiunto il 5% dei giorni lavorativi, ovvero il 25% nel corso di quatto mesi non consecutivi su un periodo di dodici mesi. Un datore di lavoro ha invocato questa normativa per licenziare un lavoratore che si assentava regolarmente, ma le cui assenze erano determinate da patologie connesse al suo handicap. Il lavoratore ha quindi richiesto l’annullamento del licenziamento ritenuto discriminatorio. Nella sua pronuncia, la Corte di Giustizia ha evidenziato che detta normativa nazionale contraddice la direttiva 2000/78, salvo qualora questa intenda perseguire un legittimo obiettivo di contrastare l’assenteismo. Se tuttavia, in questo intento, la legge nazionale dovesse andare al di là di quanto si renda necessario, la circostanza sarà demandata all’apprezzamento del giudice nazionale del rinvio che ne valuterà la conformità  alla direttiva 2000/78  (CGUE, 18 gennaio 2018, causa C-270/16, Ruiz Conejero).


2. Stati membri
Austria

Verso un aumento della durata massima del lavoro. Il nuovo governo austriaco intende riformare la legislazione sull’orario di lavoro per dare maggiore flessibilità alle aziende. La flessibilità andrà negoziata in sede aziendale con le rappresentanze sindacali, ovvero, in assenza di queste, direttamente con i lavoratori. Il programma governativo (p. 139) prevede di portare la durata massima dell’orario giornaliero da 10 a 12 ore, e quello settimanale da 50 a 60 ore, pur mantenendo il limite delle 48 ore settimanali. Nel settore turistico, alberghiero e della ristorazione, la durata minima del riposo tra due giornate di lavoro potrebbe essere ridotto da 11 a 8 ore. Il governo progetta altresì l’istituzione di un sistema che consenta di monetizzare i periodi di riposo e di ferie non goduti. Il movimento sindacale è molto critico.
> cfr. gli articoli pubblicati sulla stampa austriaca, Kurier et Die Presse).


Croazia

  • Aumento della retribuzione minima. La retribuzione minima lorda aumenta del 5% salendo da 3.276 a 3.439,80 kune (455 euro), equivalenti a una retribuzione netta pari a 2.752 kune (364 euro). La retribuzione minima rappresenta il 42,9% della retribuzione media.


Estonia

  • Accordo sull’estensione dei contratti collettivi. Il 25 gennaio è stato concluso un gentleman agreement tra la Confederazione sindacale estone (EAKL) e la Confederazione estone degli imprenditori (ETKL) volto a stabilire le buone pratiche da applicare in materia di estensione dei contratti collettivi. L’accordo stabilisce un criterio di rappresentatività per le parti sociali. Secondo questo testo, soltanto gli accordi che interessino più aziende conclusi tra le parti sociali più rappresentative possono essere oggetto di estensione. Sono considerate “rappresentative” le parti sociali che abbiano il maggior numero di iscritti, e, in caso di parità, verrà considerata più rappresentativa l’organizzazione aderente all’EAKL o all’ETKL.  Un contratto collettivo oggetto di estensione non può coprire più di un settore d’attività. L’accordo non è ufficialmente vincolante, ma le parti sociali a livello nazionale confidano che sarà applicato (cfr. il comunicato di ETKL).


Finlandia

Una riforma contestata sui controlli nei confronti dei disoccupati. Una nuova legge entrata in vigore il 1° gennaio rafforza i controlli esercitati dai centri per l’impiego nei confronti degli iscritti. Secondo la nuova legge i disoccupati beneficiari di sussidio, per ogni periodo di tre mesi, sono tenuti a: 1) svolgere un lavoro dipendente per almeno 18 ore; oppure 2) guadagnare almeno 240 euro al mese come lavoratore autonomo; ovvero 3) partecipare a cinque giorni di formazione. Diversamente il sussidio verrà ridotto del 4,65%.  Contro questa legge è stata lanciata una petizione che ha raccolto oltre 90.000 firme, costringendo il Parlamento a riesaminare il testo. Contro queste nuove disposizioni, è prevista inoltre una grande manifestazione il 2 febbraio organizzata dalla confederazione sindacale SAK, che rappresenta un milione di lavoratori (cfr. comunicato della SAK, in inglese), la quale ha altresì proposto un sistema alternativo.


Irlanda

Bozza di legge in materia di divieto di stipula di contratti a zero ore. Il governo ha depositato il 7 dicembre una bozza di legge volta a vietare la stipula di contratti a zero ore e a rafforzare i diritti dei lavoratori con contratti precari o con orari variabili (cfr. comunicato stampa). Da uno studio pubblicato nel 2015 emerge che il 5,3% dei lavoratori irlandesi sono titolari di un contratto “zero hours”. La nuova legge vieterà i contratti a zero ore in tutte le fattispecie, salvo nei casi di lavoro occasionale, di situazioni d’emergenza o per coprire delle assenze di breve durata. Intervenendo sul tema, il Congresso irlandese dei sindacati (ICTU) ha dichiarato che la nuova legge necessita ancora alcuni emendamenti, quali l’estensione del divieto della stipula di contratti a zero ore ai lavoratori occasionali. L’organizzazione datoriale Ibec si è invece dichiarata contraria al testo per le possibili conseguenze negative sull’occupazione.
>
Cfr. anche l’articolo dell’Irish Times (7.12).


3. Aziende
Comitati Aziendali Europei

Alstom-Siemens. Il CAE di Alstom, che doveva pronunciarsi il 18 gennaio sulla fusione con il gruppo tedesco Siemens, ha richiesto una proroga del termine al 31 gennaio al fine di ottenere maggiori informazioni dalla direzione. Il sindacato francese CFE-CGC ha evidenziato in un comunicato che il Comitato ha ricevuto i rapporti degli esperti (Secafi e Info Institut) soltanto alla vigilia della riunione e che il gruppo Siemens ha fornito agli esperti pochissime informazioni in considerazione del fatto che i due gruppi permangono concorrenti finché la fusione non avrà luogo. Inoltre, la federazione sindacale europea UndustriAll organizzerà il 14 febbraio la terza riunione di coordinamento sindacale con la partecipazione questa volta dei rappresentanti di IG Metall dei due gruppi.



  • British Steel. È stato raggiunto un accordo nel novembre scorso tra il management deI gruppo siderurgico britannico British Steel e la delegazione speciale di negoziazione, costituita su richiesta del sindacato francese CFDT, in merito all’istituzione di un comitato aziendale europeo. La richiesta era stata accolta nell’aprile 2017 e ne erano scaturite tre riunioni di contrattazione. Il comitato aziendale europeo si compone di sedici sindacalisti, di cui quattordici britannici (sette appartenenti a Communauty, sette a Unite/GMB) e due francesi aderenti alla CFDT. I firmatari prevedono che l’accordo rimarrà immutato a seguito del processo della Brexit e che i rappresentanti dei lavoratori britannici continueranno a partecipare alle riunioni del comitato aziendale europeo. L’accordo rimarrà in vigore anche successivamente alla fuoriuscita del Regno Unito dall’UE.  È prevista dall’accordo la costituzione di una commissione dedicata alle problematiche di salute e sicurezza.


Accordo transnazionale

Stora Enso. Il 19 gennaio è stato sottoscritto tra la direzione del gruppo Stora Enso (25.000 lavoratori)  e le tre federazioni sindacali internazionali, IndustriAll Global Union, Uni Global Union e il Sindacato internazionale dei lavoratori dell’Edilizia e del Legno (IBB) un accordo quadro mondiale. Stora Enso si impegna a promuovere  i diritti fondamentali dei lavoratori in tutte le sue attività e filiali nel mondo. Il gruppo opererà affinché siano applicati i principi dell’accordo quadro in tutta la sua catena di approvvigionamento. I firmatari si incontreranno ogni due anni al fine di valutare l’attuazione dell’accordo.
>
cfr. anche i comunicati stampa di Stora Enso, dell’IBB, di IndustriAll e di UNI Global Union.


Sindacalismo

Thyssenkrupp Tata Steel. La federazione sindacale europea IndustriAll ha riunito per la seconda volta il 10 gennaio (cfr. Comunicato di IndustriAll a seguito della prima riunione) i rappresentanti dei sindacati tedeschi, olandesi, britannici, belgi, francesi e spagnoli rappresentati in seno ai due gruppi siderurgici ThyssenKrupp e Tata Steel in corso di fusione. I sindacalisti hanno richiesto maggiori informazioni al management delle due aziende a seguito dell’annuncio della fusione che sembra debba implicare 4.000 tagli occupazionali. Essi richiedono inoltre che tutti i lavoratori del perimetro europeo usufruiscano delle stesse tutele in materia di occupazione (conservazione del posto di lavoro per nove anni) negoziate in Germania tra IG Metall e ThyssenKrupp a fine dicembre (cfr. comunicato di IndustriAll).


4. Studi e rapporti

A dieci anni dalla crisi la situazione dei cittadini europei migliora. La Fondazione per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (Eurofound) ha pubblicato la quarta indagine sulla qualità della vita che si basa su colloqui condotti nel 2016 con 37.000 persone di 33 paesi europei (28 stati membri e 5 paesi candidati). Dieci anni dopo la crisi economica, l’inchiesta propone un’istantanea unica sulla lenta uscita dalla crisi economica del 2008. Tuttavia, in sette paesi, rispetto alla stessa indagine del 2007, il numero delle persone intervistate che ha dichiarato di far fatica a sbarcare il lunario è aumentato, e in undici paesi questo dato supera il 50% della popolazione. Oltre al rapporto completo e alla sintesi, Eurofound, propone un accesso ai dati dell’inchiesta secondo il paese, l’età e il sesso dei lettori.

 


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